In questa pagina vi raccontiamo il cammino in bici più famoso del mondo che abbiamo percorso in bicicletta in 12 giorni. Un itinerario che è molto più di una sequenza di chilometri, molto più di un percorso in gravel, molto più di un semplice trail per gravel. Il Santiago in bici è un’avventura da ricordare e raccontare per tutta la vita perché segna un “prima” e un “dopo” l’incontro con se stessi, con la propria forza, le proprie debolezze e la propria determinazione a completare qualcosa di grande e importante.
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Il Cammino di Santiago è un itinerario di circa 1000 chilometri che si sviluppa fra Francia e Spagna su fondo stradale misto. Nato come cammino di pellegrinaggio è oggi percorso da migliaia di ciclisti ogni anno da Saint Jean Pied de Port fino a Santiago de Compostela. La fitta rete di Albergue (alloggi), a segnaletica e la forte componente spirituale ed emozionale, rendono il Cammino di Santiago in gravel uno dei percorsi cicloturistici più amato e frequentato d’Europa.
Il Cammino di Santiago Francese è quello che parte dalla piccola città di Saint-Jean Pied de Port, alle falde dei Pirenei Francesi, attraversa le splendide le regioni di Navarra, La Rioja, Castilla y Léon e la Galizia, e si conclude a Santiago de Compostela, davanti alla chiesa madre. Il percorso a piedi è lungo circa 800 km ed è normalmente suddiviso in 35 tappe circa di difficoltà variabile e su fondo misto, soprattutto sterrato. Le città, i borghi, le campagne e i semplici punti di ristoro, sono spesso dei luoghi affascinanti e sarà davvero difficile non fermarsi per fare una foto e condividerla sui social. Alcune destinazioni in particolare hanno una ricchezza artistica, culturale e paesaggistica notevole e sono diventate delle immagini iconiche del Santiago: Pamplona, Logrono, Leòn, Astorga e Santiago de Compostela ne sono solo un esempio.
L’itinerario per i pellegrini a piedi o “pietones” è molto pesante, a tratti impossibile, da fare in bicicletta. Per queto motivo, per i pellegrini in bici o “bicigrini” esiste un itinerario apposito, un po’ meno pittoresco ma più agevole e meno accidentato di quello pedonale. La segnaletica, comunque, distingue il tracciato per i pellegrini e quello dedicato ai bicigrini.
Il Cammino di Santiago di Compostella in bicicletta è un itinerario impegnativo per affrontare il quale bisogna essere preparati dal punto di vista atletico, tecnico e tecnologico. Per quanto riguarda la preparazione atletica, non è necessario essere dei campioni olimpionici ma è sufficiente allenarsi per qualche settimana prima di partire: in linea di massima deve essere possibile pedalare per 6-7 ore per percorrere dai 75 ai 100 km al giorno.
Il Cammino Francese è senza dubbio il percorso per bici più frequentato da ciclisti e per questo anche il più organizzato: ogni 10-25 km circa si trovano lungo l’itinerario gli ostelli per i pellegrini, detti Albergue, dove è possibile mangiare e dormire a prezzi ridotti o addirittura con una semplice offerta.
Il clima può essere una variabile che accresce la difficoltà di questa avventura dato che può piovere abbondantemente e anche per diversi giorni, anche nel periodo estivo. Il clima della Spagna del nord è molto variabile e le precipitazioni possono essere molto abbondanti ed improvvise, anche nei mesi caldi. I periodi migliori sono maggio/giugno e settembre/ottobre anche se sono quelli di maggior “affollamento”, specialmente negli ultimi 200 km. Se si vuole ottenere la Compostela, bisogna richiedere il passaporto del pellegrino.
Si può decidere di portare con sé la propria bici o di utilizzare una bici a noleggio. L’importante è scegliere la bicicletta adatta: meglio una gravel o una mtb. Si può decidere di viaggiare in bici elettrica (a pedalata assistita) ma meglio informarsi prima sulla possibilità di ricaricare la batteria presso gli albergue.
Per affrontare il Cammino di Santiago in bici è sufficiente una preparazione fisica di livello medio. Per completarlo in un tempo ragionevole bisogna percorrere almeno dai 75 ai 100 chilometri al giorno. Ovviamente si può decidere di coprire una distanza giornaliera maggiore, ma ciò snaturerebbe l’essenza stessa del Cammino. La bicicletta, data la scarsa presenza di officine ciclomeccaniche lung il percorso, deve essere di buona qualità e ben manutenuta. Consigliamo di montare copertoni antiforatura con protezione al kevlar oppure latticizzati. Sempre meglio avere un kit di riparazione, qualche camera d’aria di ricambio e un kit per pulire e lubrificare la catena e la trasmissione. Per quanto riguarda il bagaglio, meglio che sia il più leggero possibile. Gli albergue, normalmente, non forniscono né lenzuola né asciugamani quindi è indispensabile dotarsi di sacco a pelo o sacco lenzuolo, per gli asciugamani consigliamo quelli in microfibra, più leggeri e a rapida asciugatura.
QUALI ACCESSORI SERVONO?
Data l’abbondanza di indicazioni (frecce, cartelli, ecc…), il navigatore Gps può non essere indispensabile ma molto utile per tenere d’occhio le distanze e i chilometri percorsi. Se si preferisce il telefonino meglio portare con sé un power bank piuttosto capiente perché non sempre è possibile ricaricarlo in tempi brevi.
I borsoni che abbiamo usato sono Ortlieb Sport Classic per il portapacchi frontale di entrambe le bici, Ortlieb Back-Roller Classic per il portapacchi posteriore di una bici, Vaude Aqua Back per il portapacchi posteriore dell’altra.
La Headlight Petzl Tikka R+, compatta, potente, ricaricabile, è stata la scelta migliore per illuminare il nostro cammino. Inoltre, essendo water-resistant non teme la pioggia.
La tenda Ferrino Kalahari3 ci ha assicurato tutto il comfort di cui avevamo bisogno con un prezzo davvero contenuto. Con i suoi 3.5 chilogrammi purtroppo non è adatta a tutti gli usi.
QUANDO PARTIRE?
In teoria, il Cammino di Santiago è aperto tutto l’anno ma durante l’inverno è sconsigliabile percorrerlo dato che, a causa delle elevate altitudini, si può incontrare neve e maltempo e diventa rischioso. Sul sito ufficiale del Cammino è possibile consultare le varianti e le chiusure stagionali, soprattutto dei passi montani.
SI INCONTRANO ALTRI BICIGRINI?
Durante un’esperienza come i cammini, si incontra sempre gente interessante con un bagaglio emotivo importante. Il Cammino di Santiago non fa eccezione, anzi è quello lungo il quale si incontra più gente. Gente che ha scelto di percorrere il cammino per i motivi più disparati e che ha voglia di incontrare altra gente che ha deciso di vivere questa esperienza. Gli incontri sono forse la componente più importante di tutto il cammino quindi bisogna gustarseli a fondo e fino all’ultimo.
Raggiungere il punto di partenza del Cammino di Santiago francese non è sempre facile dato che Saint jean è una piccola cittadina sprovvista di aeroporto. Tuttavia è possibile sia con il treno che con l’aereo. Una delle opzioni da prendere in considerazione è l’aereo fino a Bordeaux e poi il treno fino a Bayonne tanto più che sulla maggior parte dei treni francesi non è previsto alcun supplemento per il trasporto della bicicletta (maggiori informazioni sul sito www.sncf.com) l’ultima parte del viaggio da Bayonne a Saint Jean Pied de Port viene coperta da un bus che però non accetta biciclette a bordo quindi potrebbe essere necessario pedalare questa distanza. Se invece si decide di cominciare da una tappa intermedia del cammino, le possibilità sono piuttosto limitate: gli aeroporti intermedi sono Bilbao, Pamplona ed Irùn, dai quali è poi possibile spostarsi con il treno www.renfe.com. Le biciclette possono essere trasportate solo sui treni MD e non sui treni veloci.
Per bypassare le difficoltà relative al trasporto della bicicletta in aereo e treno fino alle tappe intermedie del cammino, una soluzione interessante può essere di di noleggiare la bici direttamente sul cammino. Alcune agenzie offrono bici di buona qualità e danno la possibilità di sceglierne il modello e il tipo di trazione a pedalata assistita o normale. Alcune di queste agenzie consentono anche il ritiro e la riconsegna delle biciclette in qualsiasi punto del Cammino. Per maggiori informazioni riguardo al noleggio bici sul Cammino di Santiago puoi visitare questo sito e fare una richiesta di preventivo.
Per percorrere il Cammino di Santiago si può usare quasi ogni tipo di bici, basta modificare a traccia ed evitare i tratti di sterrato. Tuttavia, se si vuole conservare il fascino dell’itinerario e divertirsi sulle lunghe strade sterrate in discesa, meglio optare per una gravel o per una mountain bike. Le tracce in questa pagina sono per bici gravel.
Nel nostro viaggio abbiamo delle biciclette Specialized Awol con telaio in lega acciaio-cromo-molibdeno che è in grado di assorbire la maggior parte delle vibrazioni restituendo una buona reattività, inoltre con un telaio così robusto sei sempre tranquillo, anche quando la bici cade per terra.
Le ruote da 29″ assicurano una buona scorrevolezza e se associate alle gomme Schwalbe Marathon Mondial potete percorrere il Cammino senza pensare al problema della foratura. Le attuali gomme Schwalbe Marathon Mondial hanno percorso quasi 20000 km senza neanche una foratura.
L’assetto generale della bicicletta è molto confortevole ma consente anche un uso un pò più “avanzato”, soprattutto in presenza di strade in discesa “veloce” o con fondo accidentato. I portapacchi Tubus sono molto robusti e molto funzionali.
La nostra scelta è stata orientata dall’esigenza di un telaio molto robusto e versatile che consentisse di affrontare non solo il Cammino di Santiago ma anche il resto del viaggio su qualsiasi tipo di fondo stradale e condizione meteo. Per un viaggio limitato al solo cammino di Santiago in bici qualsiasi soluzione può essere presa in considerazione purchè si tratti di un telaio confortevole sul quale siano montati accessori di qualità. Un telaio di alluminio con una forcella in carbonio con un assetto bike-packing con borsa sottosella può essere una soluzione interessante, così come una mountain bike con borsa sottosella. Da considerare anche una touring bike con telaio in acciaio e i borsoni laterali.
La nostra scelta è stata orientata dall’esigenza di un telaio molto robusto e versatile che consentisse di affrontare non solo il Cammino di Santiago ma anche il resto del viaggio su qualsiasi tipo di fondo stradale e condizione meteo. Per un viaggio limitato al solo cammino di Santiago in bici qualsiasi soluzione può essere presa in considerazione purchè si tratti di un telaio confortevole sul quale siano montati accessori di qualità. Una bici gravel con il telaio di alluminio e una forcella in carbonio, assetto bike-packing con borsa sottosella può essere una soluzione interessante, così come una mountain bike con borsa sottosella. Da considerare anche una touring bike con telaio in acciaio e i borsoni laterali.
Nonostante il Cammino di Santiago sia un cammino religioso, già dai primi passi (o pedalate) ci si renderà conto che il motivo per cui una persona può decidere di cominciare il cammino può essere diverso dalla religione. Molto spesso, infatti, l’interesse del bicigrino può essere sportivo o spirituale. Tuttavia, nonostante il motivo per cui si inizi il Cammino possa essere diverso a seconda del bicigrino, identica è l’ospitalità riservata dal popolo spagnolo a tutti i pellegrini. Per essere riconosciuti come bicigrini è necessario avere la credenziale che viene rilasciata dalla confraternita di San Jacopo e può essere richiesta prima del viaggio o direttamente a Saint-Jean-Pied-de-Port presso l’Oficina del Peregrino.
Se si preferisce richiederlo prima del viaggio, si può visitare il sito della Confraternita e individuare il delegato della confraternita locale che possa consegnare la credenziale ufficiale..
Il passaporto teoricamente è gratuito ma conviene informarsi anticipatamente se non sia previsto qualche costo per la consegna o la spedizione. Una volta ottenute le credenziali e cominciato il cammino, potremo collezionare i sellos (timbri) che attesteranno il passaggio presso un luogo convenzionato (bar, albergue, uffici informazioni turistiche, ecc…). Giunti a Santiago, il passaporto servirà per ritirare il sudato “premio” per le fatiche sostenute durante il viaggio in bici. Il riconoscimento è la Compostella e per ottenerla bisognerà recarsi presso l’Oficina del Pelegrino di Santiago de Compostela ed avere percorso almeno 100 km a piedi, oppure 200 km a cavallo o in bici, avendo tutti i timbri in regola: almeno due per ogni giorno di viaggio a distanze che non lascino presumere l’uso di un automezzo.
Il Cammino di Santiago viene percorso ogni anno da decine di migliaia di pellegrini e bicigrini quindi la rete delle accoglienze è molto ben organizzata ed è molto difficile rimanere senza alloggio. Bisogna però considerare che le ricettività pellegrini (tipo gli albergue donativi) danno la precedenza ai pellegrini a piedi e solo successivamente ai bicigrini. Di seguito un elenco delle tipologie di alloggi sul Santiago:
Albergues de peregrinos e refugios – sono gli ostelli per pellegrini e i rifugi nei quali si può essere dormire solo se muniti di Credenziale. Non è possibile prenotare il posto letto, quindi non c’è certezza sulla disponibilità fino all’arrivo e la precedenza viene data ai pellegrini a piedi. Forniscono un letto (sprovvisto di lenzuola), bagno con acqua calda e, se disponibile, l’uso della cucina. È la soluzione più economica ma possono essere scomodi e molto affollati, soprattutto quelli che non prevedono il pagamento di una tariffa ma soltanto una donazione;
Albergues Privados – sono gli ostelli a gestione privata, leggermente più costosi dei precedenti ma di qualità nettamente superiore. In queste strutture è possibile prenotare il posto letto;
Paradores – sono strutture a sovvenzione statale spesso all’interno di un castello o ex monastero. Solitamente sono strutture di pregio e molto ben tenute, abbastanza care ma pittoresche;
Casas rurales – sono delle strutture analoghe agli agriturismi italiani, hanno un numero limitato di camere ma solitamente sono in ambienti rurali molto affascinanti. Hanno di solito ottimi ristoranti;
Hostales – sono le tipiche pensioni e locande, con prezzi economici e servizio spartano, in cui sono ben accetti i ciclisti;
Pensiones – lo stesso degli Hostales;
Hospedajes – soluzioni molto economiche ma non particolarmente confortevoli;
Habitaciones – stanze private che possono essere molto economiche ma confortevoli. A seconda del piano in cui si trovano e dalle regole imposte dal gestore, potrebbero non accettare biciclette;
Camping non ci sono molti campeggi sul Cammino di Santiago dato che molto spesso gli albergue hanno uno spazio apposito per chi voglia dormire in tenda.
È quasi sempre possibile trovare dei normali alberghi da prenotare e che hanno un servizio standard o superiore e classificazioni di tipo internazionale. A prescindere dal tipo di struttura scelto, un consiglio è sempre quello di telefonare con anticipo per informarsi riguardo alla possibilità di conservare le biciclette in un luogo sicuro
Il cibo sul cammino di Santiago non è un problema dato che non si rischia certo di rimanere digiuni. Infatti, il cibo è abbondante, a prezzi relativamente contenuti e gustoso anche se un po’ monotono. La standardizzazione del menù del pellegrino, in puro stile viaggio della parrocchia, ha portato ad un abbassamento dei prezzi ma anche della varietà. Il menù del pellegrino, infatti, prevede quasi sempre le stesse cose, dato che dopo una lunga camminata la priorità va più alla pancia che al palato.
Tuttavia, di alcune leccornie non ci si stanca mai, come i peperoncini fritti, il polpo alla gallega e le cozze gratinate. L’acqua potabile, in certi casi può essere un problema, al contrario del cibo che troverete sempre in abbondanza e di ottima qualità. Nei punti di ristoro e nelle trattorie lungo il Cammino è quasi sempre possibile trovare il menù del pellegrino che, con circa 10/12 euro, consente di fare un pasto completo di primo/secondo, contorno, dolce, vino, acqua e caffè. Nella maggior parte dei ristoranti, inoltre, è possibile ordinare alla carta altre pietanze come minestre, pesce e arrosti di carne.
Il percorso del Cammino di Santiago in bicicletta si snoda, per la maggior parte su strade secondarie non asfaltate ma anche su strade asfaltate di vario tipo. Di seguito un elenco di tutti i tipi di strade (asfaltate e non) che si incontrano sul Santiago:
Autopista – autostrada, vietata sia alle bici che ai pedoni;
Autovia – superstrada, in alcuni casi percorribile in bicicletta, mai a piedi;
Carrettera Nacional – strada statale, quasi sempre percorribile in bici ma da evitare a piedi;
Carrettera Provincial – strada provinciale, sempre percorribile in bicicletta e a piedi;
Carrettera Local – strada locale, sempre percorribile sia in bicicletta che a piedi ma quasi sempre con asfalto in condizioni non ottimali;
Desvio provisional – percorso alternativo su strada sterrata, appositamente realizzato per i pellegrini e/o bicigrini, sempre percorribile a piedi, alcune volte anche in bici.
Su tutti i tipi di strade (persino sull’autostrada) si incontra la segnaletica del Santiago. I segnali possono essere di vario tipo: frecce gialle per i pellegrini e bianche per i bicigrini tracciate con lo spray su muri, rocce o direttamente sull’asfalto; segnaletica orizzontale e verticale dedicata ai pellegrini ed ai bicigrini. Se poi siete distratti e vi perdete, non preoccupatevi gli spagnoli amano dare indicazioni ai pellegrini e bicigrini.
La Flecha Amarilla
La freccia gialla, sia su segnaletica che con lo spray su rocce e muretti, indica sempre la direzione del cammino verso Santiago. Quando la freccia è bianca è esclusivamente per i ciclisti.
Mucchietti di sassi
Li troverete sparsi un po’ ovunque e sono il simbolo del “peso morale” dal quale il pellegrino si libera durante il Cammino. I pellegrini e i bicigrini, infatti, trasportano un sasso durante il viaggio e lo lasciano su un mucchietto quando sentono che sia il momento giusto.
Mojones
Sonop le pietre miliari del Cammino e indicano la distanza percorsa e quella che manda a Santiago.
Croce di Santiago
Ne esistono di tanti tipima quella più suggestiva è, senza dubbio, quella rossa a forma di spada su sfondo bianco.
La conchiglia
Il simbolo per eccellenza del Cammino di Santaigo e dei pellegrini che lo percorrono è la conchiglia che è presente ovunque, anche nella segnaletica. Rappresenta la conchiglia di una capasanta, un mollusco atlantico. Raccoglierne una a Finisterre e riportarla a casa dopo il pellegrinaggio, serviva a dimostrare di avere raggiunto la fine del Cammino, cioè Finisterre o Muxia. Tutti i pellegrini ne portano una appesa nello zaino, nei borsoni della bicicletta o sulla sella del cavallo.
I saluti dei pellegrini
“BUEN CAMINO!”
“ULTREIA ET SUSEIA!”
“DEUS ADJUVA NOS!”
Il Cammino di Santiago in bicicletta è un itinerario impenativo, soprattutto nei mesi più caldi e se si viaggia con un bagaglio pesante. Noi lo abbiamo percorso in 12 tappe che riportiamo qui di seguito con le tracce Komoot. Preparatevi a un viaggio epico di oltre 1000 chilometri e 9000 metri di dislivello positivo.
Ciascuno può modulare l’intero cammino come preferisce, tenendo conto delle proprie capacità e del tempo a disposizione.
Una delle tappe più impegnative di tutto il Santiago in bicicletta. La salita all’alto del Perdon è un osso duro da scalare in bici con tenacia e determinazione, così come la discesa per Roncisvalle che, su una pietraia insidiosa, impegna muscoli, occhio e soprattutto i freni. La vista sui Pirenei, sia francesi che spagnoli però ripaga di tutta la fatica.
Questa tappa è caratterizzata da una lunga e divertente discesa su asfalto e tratti di sterrato. Imperdibile l’ingresso nella affascinante città di Pamplona attraverso il bellissimo Parco Fluviale della Comarca.
Questa tappa è un continuo sali-scendi fra villaggi e ponti medievali su antiche strade lastricate. Si pedala soprattutto su asfalto, piste ciclabili dedicate ai bicigrini con un paesaggio mozzafiato.
Una tappa piuttosto impegnativa con tanto sterrato, lunghe strade bianche e campi di grano in cui lo sguardo spazia all’infinito. Poco riparo soprattutto nei mesi più caldi, quindi portiamo tanta acqua con noi. Imperdibile la sosta alla fontana di vino di Irache dove è possibile riempire gratuitamente la borraccia con vino rosso.
Il primo tratto in uscita da Najera è di quelli indimenticabili, soprattutto se percorso all’alba quando i primi raggi del sole illuminano le rocce rosse che circondano la città. Quello che segue è un itinerario rilassante, soprattutto su lunghi rettilinei di strada bianca molto polverosa.
Una tappa impegnativa, divertente e avventurosa. Particolarmente gradita a chi ama il gravel e le strade polverose. Se non si viaggi in bici gravel che piacere c’é?
Una lunga sequenza di sali-scendi che culminano in una salita di qualche centinaio di metri fino a Sahagun. Indimenticabili i canali sui quali si passa attraversando alcuni ponticelli.
Zone industriali, tantissimo asfalto e grandi città. Questa non è certo la tappa più affascinante. Da visitare Astorga con i suoi bei palazzi.
Questa è la tappa delle emozioni forti e del tempo per meditare. Infatti, una lunga salita porta alla cima dove si trova l’emozionante Croce di Ferro e una lunga discesa che ci consente di meditare sulle emozioni provate.
Una tappa caratterizzata dalla scalata dell’Alto del Cebreiro con i suoi 1300 metri dove il villaggio di Pedrafita do Cebreiro ci affascina fino al momento del distacco per percorrere la lunga e veloce discesa per Sarria.
Impegno ed emozione, smania di arrivare e nostalgia per la meta vicina e la fine di un viaggio emozionante, villaggi “spostati” per costruire una, laghi e la nebbia tipica di questi luoghi. La Galizia ha molto da donare con il suo clima umido e le sue foreste. Per il bicigrino che ha percorso per intero il Cammino di Santiago il premio tanto ambito è la Compostela che viene rilasciata a chi ha percorso almeno 200 chilometri in bicicletta. Dopo tutta la fatica, gli imprevisti, le gioie e i dolori provati sulla sella della gravel, le emozioni sono incontenibili e si esplode in un pianto commosso. Il cammino è finito ma il viaggio continua in un altro luogo, con lo spirito gravel!
Questa non è l’ultima tappa del Cammino che in realtà si è già concluso a Santiago. Questo è una sorta di bonus qualcosa di magico che non ci si aspetta. Pochi chilometri per arrivare alla fine del mondo, finis terrae. Il luogo in cui i romani arrivarono e pensarono “qui finisce il mondo”, la fine del mondo ma il luogo per ricominciare un nuovo viaggio con uno dei tramonti più belli del mondo negli occhi.